Un territorio da gustare
399 metri sul livello del mare, con un'estensione di 15 chilometri quadrati, ad una ventina di chilometri a sud della città di Asti, il territorio di Calosso si presenta al visitatore con la sua caratteristica più importante: una fitta cesellatura di vigneti, che creano straordinarie geometrie colorate delle tinte incantevoli conferite dal susseguirsi delle stagioni, inscenando così un panorama spettacolare di Langhe e Monferrato che rimarrà senz'altro impresso nell'occhio di chi osserva.
Calosso è da sempre una terra di grandi vini, terra di cui il Moscato d'Asti è la risorsa principale; ma sulle colline di Calosso non troviamo soltanto il moscato, bensì la presenza di altri vitigni pregiati e anche rari: Barbera, Dolcetto, Nebbiolo, Chardonnay, Freisa ed il raro e prezioso Gamba di Pernice completano la vasta scelta di vini nobili e assai apprezzati dagli intenditori di tutto il mondo. La vocazione prettamente vinicola di questo territorio e della sua gente è testimoniata dalla presenza di più di 380 aziende vitivinicole che conducono circa 1000 ettari vitati sui 1238 ettari complessivi del territorio calossese. La naturale ospitalità degli abitanti, e la bellezza del territorio, hanno altresì favorito la nascita di numerosi agriturismi che propongono soggiorni piacevoli e di grande fascino a prezzi veramente competitivi.
Ricette del RAPULE’
Ogni anno a Calosso si organizza la
Fiera del Rapulé, che si svolge
generalmente il terzo fine settimana
di ottobre e prende il nome
dall'operazione di raccolta dei
"rapulìn", ovvero i grappoli più piccoli
che restano dopo la raccolta dell'uva.
La sagra propone un percorso
enogastronomico con degustazione
di vini e piatti tipici tra i crotìn, le cantine
scavate nel tufo che custodiscono il vino
migliore. Il borgo del paese viene per
due giorni animato da musiche, mostre
e manifestazioni teatrali.
Il libro raccoglie tutte le ricette tipiche del territorio, che si possono gustare durante la FIERA DEL RAPULE'.